Il saluto del motociclista non è semplicemente un gesto tra bikers.

Avete mai notato che tra motociclisti ci si scambia sempre un saluto?

Chi con la mano, chi con gli abbaglianti (LAMPS), tra motociclisti ci si saluta sempre.

Ma perchè ci si saluta in moto?

Andare in moto è un po’ come essere parte di una grande famiglia anche quando si viaggia da soli.

Nel momento in cui ci si ferma per un caffè dopo una serie infinita di curve e tornanti, si trova sempre qualche centauro con cui parlare.

Il più delle volte non ci si conosce, ma è la passione per le due ruote che unisce tutti noi amanti delle due ruote.

Ecco allora che il saluto tra motociclisti non è un semplice gesto, ma un vero e proprio segno di rispetto reciproco.

Quante volte mi è capitato di andare in moto, anche per brevi tragitti, e salutare tutti i motociclisti che incontravo.

Il più delle volte il mio cenno di saluto veniva ignorato, ma in città è difficile trovare dei VERI motociclisti.

Percorrendo invece le classiche strade piene di tornanti dalle mie parti, si fa quasi fatica a cercare di salutare tutti quelli che si incontrano.

Ma come si fa il saluto del motociclista?

Il classico gesto è quello delle due dita a V (il tipico segno di vittoria): si stacca un attimo la mano sinistra dalla frizione e si alzano le due dita, oppure si sporge un po’ la mano verso il basso sempre con le dita in vista.

Invece, se state sorpassando qualcuno e non volete togliere le mani dal manubrio (altrimenti potete far vedere la V dietro la schiena) si allunga un attimo il piede.

Ci si può salutare volendo, anche con un lampeggio dei fari abbaglianti (da cui deriva il termine LAMPS).

Stendere la mano aperta, invece, significa “fai attenzione”: si usa nei casi di strada dissestata, asfalto rovinato e simili.

Chi saluta chi?

Generalmente questa pratica del saluto è ben diffusa tra la gran parte dei motociclisti.

Alcune volte mi è capitato di ricevere addirittura qualche saluto da centauri su supersportive.

Ci sono anche mondi a parte, come ad esempio chopperisti e alcune marche specifiche di moto, che preferiscono salutarsi solo tra di loro.

Il dilemma sugli scooter.

Non lo nego, mi è capitato alcune volte di salutare scooter che da lontano sembravano moto.

Diciamo che di massima il “vero motociclista” non saluterebbe mai uno scooterista.

In conclusione il saluto del motociclista penso sia un modo per riconoscersi l’un l’altro nel piacere di viaggiare e nella voglia d’avventura su due ruote.

In fin dei conti, a chi interessa quanti cavalli hai o cos’hai hai sotto il sedere?

Quindi, la prossima volta che incrociate un’altra moto ricordatevi di salutare, specialmente se è una Mutt.

Credit photos by Atom Riders, Jorgen Hendriksen, Spencer Davis