Come lavare la moto, quali prodotti usare e a cosa fare attenzione

Con la bella stagione alle porte, in molti si apprestano a risvegliare la propria due ruote dal letargo invernale.

Tra i vari lavori di manutenzione, assicurazione moto e controlli vari, lavare la moto rientra sicuramente tra le varie attività pre-stagione.

Nella maggior parte dei casi si ricorre al classico lavaggio con l’idropulitrice nei vari lavaggi auto.

C’è chi invece preferisce lavare la moto a mano, munendosi di pazienza e tanto olio di gomito.

In entrambi i casi, ci sono delle piccole accortezze di cui tenere conto, così da ottenere una pulizia a regola d’arte.

Lavaggio con l’idropulitrice

Di sicuro è il metodo più utilizzato e rapido per lavare la moto.

Si possono trovare in qualsiasi città delle aree attrezzate per la pulizia di auto e moto.

In questo caso non serve quasi nulla, dato che quello che serve è già presente nell’autolavaggio.

Ovviamente se si chiama autolavaggio un motivo c’è, in quanto è concepito per lavare appunto le auto.

Per la nostra moto dobbiamo stare attenti sostanzialmente a un paio di cose.

Durante la fase di insaponatura, data la bassa pressione del getto, possiamo avvicinare la lancia per insaponare per bene tutte le parti della moto.

Passando successivamente alla fase di lavaggio e risciacquo, dobbiamo stare attenti.

Regola fondamentale: non utilizzare il getto dell’idropulitrice direttamente sulla moto.

O meglio, non avvicinatevi troppo con il getto.

Questo perchè la forte pressione con cui l’acqua fuoriesce potrebbe, in alcuni casi, rovinare alcune parti della moto.

Considerate ad esempio che con un forte getto d’acqua potrebbero staccarsi le grafiche.

Quindi tenere la lancia a circa 30-40 cm di distanza dalla moto in fase di lavaggio.

Una volta completato il lavaggio, asciugare con un panno morbido in microfibra.

Lavaggio a mano

Per realizzare una pulizia a regola d’arte, è importante scegliere i prodotti adatti per lavare la moto.

Un secchio di acqua tiepida con un detergente specifico e una spugna morbida sono l’occorrente per il lavaggio.

Se il lavaggio riguarda, invece, una moto con una vernice opaca, è necessario utilizzare formule delicate, prive di additivi ceranti o componenti aggressive.

Con la spugna si andranno a rimuovere insetti, sporcizia e residui vari che abbiamo accumulato durante i nostri giri in moto.

Per raggiungere gli angoli più difficili, ci si può aiutare con un vecchio spazzolino da denti.

In entrambi i casi per la pulizia della catena ci si può affidare a uno sgrassatore specifico, un detergente apposito o in alternativa al buon vecchio petrolio bianco.

Al termine della pulizia risciacquare per togliere eventuali residui.

A questo punto bisogna ricordarsi di lubrificare nuovamente la catena con del grasso specifico, almeno 12 ore prima di riprendere la moto.

In questo caso consiglio di munirsi di un cavalletto alzamoto, in modo tale da poter distribuire più facilmente il grasso su tutta la catena.

Passando alle ruote, sono la parte più impegnativa in quanto oltre a una buona dose di acqua saponata bisogna ricorrere a tanto olio di gomito.

Strofinare con apposite spazzole garantisce l’eliminazione di sporco e residui vari dalle ruote, specialmente da quella posteriore.

Tra i due metodi di lavaggio personalmente preferisco il secondo metodo, quello manuale.

In questo modo si riesce a pulire la moto a fondo e si ha la possibilità anche di conoscerla al meglio.

Di solito come tocco finale, una volta che la moto è completamente asciugata, passo con un panno in microfibra un po’ di WD-40 sulle parti in plastica.

In questo modo oltre a far brillare tutte le parti in plastica della moto, si esercita un’azione protettiva facilitando lo scivolamento dell’acqua.

Per quanto riguarda la mia Mutt, utilizzo anche un prodotto specifico per serbatoi, che oltre a pulire crea una patina protettiva.

La bella stagione è alle porte, avete già programmato quando lavare la moto?

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