Vice Motorcycles per la maggior parte di voi non vi dirà nulla.

Di recente mi sono imbattuto nel profilo social di questa piccola realtà di Leamington Spa, Inghilterra.

Specializzata principalmente nella progettazione e produzione di parti personalizzate per i moderni bicilindrici classici Triumph.

A farmi interessare principalmente a loro, è stata la customizzazione in chiave racing su base Mutt Akita 125cc.

Mutt TT Lightweight by Vice Motorcycles.

Potrei definirlo un capolavoro di design che fonde artigianato e passione per le due ruote.

Senza perdere tempo, ho contattato subito la Vice Motorcycles e grazie alla super disponibilità di Carl, ho potuto saperne di più su questa moto.

Il lavoro che c’è dietro è frutto di anni di esperienza e professionalità, che Carl ha saputo sfruttare al meglio per raggiungere il suo obbiettivo.

Di seguito trovate l’intervista fatta a Carl e la sua Mutt TT Lightweight.

Com’è nata la tua passione per le moto?

Da adolescente, negli anni ’70, disegnavo chopper in classe invece di fare i compiti, ma l’atteggiamento non proprio entusiasta dei miei genitori nei confronti delle moto mi ha impedito di averne una.

Così mi sono dedicato alle auto e così è stato per un bel po’ di anni.

Nel 1996 ho iniziato a lavorare con Triumph sul prototipo T995 Daytona e a sviluppare prodotti per la divisione accessori.

Ma a quel punto avevo due bambini piccoli e l’idea di andare in moto era fuori discussione.

Solo quando sono cresciuti, insieme a Toby, il più grande, ho fatto l’esame nel 2018 e ho comprato la mia prima moto, una Triumph Trident del 1992.

Toby ha comprato una BMW K100. Entrambe le moto sono ora in fase di ricostruzione!

Da quanto tempo fai questo lavoro?

Ho iniziato a lavorare come modellista nell’azienda di mio padre nel 1979.

Dopo aver completato l’apprendistato, ho lasciato l’azienda per entrare in una società di progettazione prodotti come modellista.

Ho iniziato la mia attività di progettazione oltre 25 anni fa, ma ho lanciato Vice Motorcycles solo l’anno scorso.

Vice logo

Com’è nata l’idea della Mutt lighweight TT?

Ho una Triumph Thruxton RS, con la carenatura, una moto bellissima da vedere ed esaltante da guidare.

Purtroppo è troppo potente e costosa da acquistare e assicurare per molti motociclisti, soprattutto quelli più giovani.

Ho pensato: che ne dite di una moto con l’aspetto da cafe racer, come la Thruxton, ma meno scoraggiante per i motociclisti inesperti e più facile per il portafoglio?

A dire il vero, il concetto è cambiato da cafe racer da strada a TT racer perché la fiera Bike Shed si stava avvicinando e non avevo più tempo per montare un faro!

Perchè hai scelto propria una Mutt?

Mi piaceva l’idea di prendere qualcosa di diverso dall’obiettivo finale e mi piaceva anche l’atmosfera e la missione di Mutt.

L’azienda Mutt Motorcycles è costruita intorno all’etica di produrre moto accessibili e convenienti con l’aspetto e la sensazione dal sapore custom.

Quindi c’era una sinergia tra il mio approccio e il loro.

Ho scelto l’Akita tra i loro modelli perché il suo serbatoio ha un profilo distintivo che ho pensato di inserire nel concept.

Mi ha ricordato una moto giocattolo “Matchbox” che avevo da bambino.

Cosa ha influenzato il design della Mutt lightweight TT?

Ho letto un libro sulle Triumph Bonneville Thruxton da corsa originali degli anni ’60 (scritto da un italiano, Claudio Sintich).

Successivmaente ho passato un po’ di tempo a studiare le foto.

Volevo produrre una moto che mi ricordasse l’aspetto delle moto di quando ero giovane.

Le moto moderne sono belle, ma non ispirano la stessa passione e danno il brivido di quelle di un tempo.

E’ stato difficile adattare le pedane arretrate sulla Mutt?

Il posizionamento delle pedane arretrate ha rappresentato una delle parti più difficili del progetto dal punto di vista della progettazione tecnica.

Ho sfruttato i due punti di fissaggio esistenti e ho progettato una nuova staffa di montaggio per spostare i pioli in alto e indietro.

Il leveraggio della frizione è stato abbastanza semplice, ma il freno posteriore ha rappresentato una sfida maggiore.

Nuove tecnologie come la stampa 3D ti hanno aiutato in qualche modo?

Oh sì.

Ho modellato i supporti posteriori e le staffe di fissaggio in SolidWorks (software CAD).

Ho stampato numerosi modelli con una Prusa prima di essere soddisfatto della geometria della moto.

Un’altra confessione: sia le staffe di fissaggio che i supporti posteriori attualmente presenti sulla moto sono stati stampati in 3D.

Successivamente sono stati primerizzati, strofinati e verniciati in modo da sembrare alluminio.

Sono rimasto stupito dal numero di persone che non se ne sono accorte.

Il mio lavoro attuale consiste nel produrre componenti di ricambio veri e propri.

Quanto è stato determinante il lavoro manuale e la tua esperienza per questo progetto?

Assolutamente fondamentale.

Ho dovuto ricorrere alla mia esperienza di modellista per realizzare i modelli principali della carenatura, del cupolino e della pancia.

Ma c’è un problema: non avevo mai lavorato con la creta per lo styling!

In effetti, un amico modellatore di argilla me lo aveva sconsigliato.

Ma ho comprato una confezione di argilla Chavant e una serie di attrezzi e mi sono costruito un forno.

C’è voluto un po’ di tempo per abituarsi a lavorare con un mezzo nuovo, ma dopo un po’ di pratica l’ho trovato abbastanza naturale.

Bike Shed

Ringrazio Carl e la Vice Motorcycles per avermi dato questa grande opportunità di far conoscere il loro lavoro e la Mutt Lightweight TT.

Se volete saperne di più di seguito trovate sito e profilo Instagram da visitare: https://vicemotorcycles.uk/@vicemotorcycles

Credit photo & logo by Vice Motorcycles